Il Portfolio Fotografico “PERSONAL DESTINIES” fa parte del progetto “LIQUID HETEROTOPY” risultato tra i finalisti al premio internazionale PORTFOLIO SI-FEST 2019 (Italia). La ricerca che ha portato allo sviluppo di questo portfolio trae i suoi riferimenti paradigmatici dall’omonimo libro “Destini Personali” del Filosofo Professore Remo Bodei pubblicato da Feltrinelli nel 2002. Il percorso fotografico vuole aiutarci ad indagare lo “statuto dell’identità personale”, la cui esistenza è comprovata dal vissuto soggettivo di unità e di continuità dell’io nel corso del tempo, che si apre però immediatamente sull’abisso della necessità e dell’emorragia di senso. Al di là del vissuto soggettivo, che restituisce immediatamente a ogni individuo la certezza di esserci e di avere un’identità differenziata rispetto a tutti gli altri, si pone il problema filosofico di capire che cosa è l’identità personale e come di fatto essa si realizza. Tale problema riconosce nell’uomo anzitutto un ente sociale la cui identità si definisce in nome del suo appartenere ad un “Noi” transgenerazionale e contestuale. È in nome di questa “appartenenza” che ogni individuo prende coscienza di sé, raggiunge e vive una sua identità unica e irripetibile. Ciò significa essenzialmente che è la società, con i suoi apparati di coercizione e di persuasione, a fornire gli stampi sociali a partire dai quali si definisce l’individuazione e questa dunque dipende in qualche misura da essi. Questa “misura” non è predefinita, essa appartiene alla storia sociale e varia nel corso del tempo. Venuti meno, per vari motivi che non evidenziamo, i riferimenti religiosi all’anima immortale che definiscono l’identità individuale come effetto immediato della creazione divina e con ciò la sottraggono all’incidenza del tempo e delle circostanze, il problema dell’identità si pone attualmente nei termini di una costruzione contingente che oscilla tra due estremi: l’ipertrofia del “Noi”, che fa dell’identità individuale una semplice apparenza assorbita dai legami e dai doveri sociali negando ad essa uno statuto autonomo e stabile, e l’ipertrofia dell’”Io” che, esaltando la libertà individuale in opposizione ai legami sociali, determina il ripiegamento dell’individuo nel culto di sé e nella ricerca di un suo modo di essere di cui egli non deve rendere conto a nessuno.
Realizzato da
Massimo Briani
FOTOCAMERA
SONY RX10III
OBIETTIVO
ZEISS 24mm f/2.8
Filtro
CPL
TREPPIEDI
Si
Massimo Briani
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